È un’eterna e annosa diatriba tra gli amanti del caffè: il caffè si beve amaro oppure zuccherato?
Le scuole di pensiero (e le leggende metropolitane) sull’argomento sono davvero tante. Entrambe le fazioni si fanno appello al gusto, alla tradizione, o alla semplice convinzione che “il vero intenditore beve il caffè così”.
Chi è abituato a bere il caffè zuccherato, di solito ha una sensazione sgradevole quando ne assaggia uno amaro per la prima volta. Al contrario, chi beve o chi si è abituato a bere il caffè amaro non tornerebbe mai più indietro. Eh sì perché la maggior parte dei sostenitori dell’amaro sono passati dallo “zuccherato” per poi intraprendere un cammino verso la “verità”, sostenendo che lo zucchero alteri il reale sapore ed il caratteristico retrogusto del caffè.
Nel nostro paese, le due fazioni sono così agguerrite nel difendere la superiorità del caffè amaro o zuccherato, anche perché in Italia il caffè non è semplicemente una delle tante bevande: il caffè è una questione sociale e culturale, è un rito, il simbolo di una società che piuttosto che deprimersi o cedere alla malinconia, si fa un bel caffè che scaccia tutti i problemi in un colpo solo!
Il caffè che realizziamo in pochi minuti a casa nostra o al bar in realtà è il frutto di un duro lavoro fatto di giorni, mesi, persino anni. Ogni fase della filiera è focalizzata sulla valorizzazione dei migliori sapori possibili in un caffè. Sono sapori unici, creati dalla varietà di caffè (la Coffea), dal terreno in cui è stato piantato, dalla quantità di ombra, dall’altitudine, dal metodo di lavorazione e altro ancora.
Successivamente l’importantissimo lavoro del torrefattore che sceglie un profilo di tostatura che enfatizzi i migliori sapori in questi chicchi di caffè e crea la giusta miscela.
Aggiungendo lo zucchero nel caffè, non solo lo si rende più dolce. Uno studio mostra che lo zucchero nel caffè riduce l’amarezza della bevanda cambiandone però la chimica fondamentale. L’equilibrio del sapore cambia. Un caffè perfetto, una volta aggiunto lo zucchero, non sarà più la stessa bevanda.
Lo zucchero, come il sale o il pepe, è un esaltatore di sapidità ed ha la straordinaria capacità di aumentare la persistenza aromatica. Lo Zucchero, quindi, deprime l’amaro, consentendo, anche a quanti sono particolarmente sensibili a questo sapore, di concentrarsi maggiormente sugli aromi e quindi di aumentare il piacere del consumo.
Questo significa che una quantità modesta di zucchero può esaltare il sapore naturale del caffè.
“Basta un poco di zucchero” quindi, quanto basta a bilanciare la naturale amarezza di un buon caffè tostato!
Il caffè, come l’arte, possiede alcune caratteristiche universalmente apprezzate ed oggettive, ma sta ad ognuno di noi decidere quale sia il miglior modo di consumarlo.
E voi? Come preferite bere il caffè?